Viaggio di istruzione a Trento e Bolzano delle classi 3Cs e 3Ds

Nei giorni 16, 17 e 18 aprile le classi 3Cs e 3Ds accompagnate dai docenti Matteo Giovanardi, Alberto Bertozzi, Sara Bellagamba e Silvia Mignatti si sono recati in visita alle città di Trento e Bolzano. Il viaggio di istruzione ha conciliato archeologia, arte, folklore, scienza, antropologia e pedagogia, alla scoperta di due città universitarie ricche di tradizioni e cultura. 

La visita è iniziata dal Muse,  museo delle scienze di Trento situato all'interno del quartiere residenziale Le Albere, opera dell’architetto Renzo Piano. L’edificio, la cui struttura ha caratteristico profilo che  ricorda l'andamento frastagliato delle montagne trentine e in particolare delle Dolomiti, è stato costruito seguendo tecniche volte ad assicurare il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale: esso ospita un ampio patrimonio botanico, zoologico e  minerario, con postazioni laboratoriali per esplorare i fenomeni della fisica. La visita ha previsto anche sezioni che trattano   gli effetti del clima sugli animali e l'adattamento di essi alla vita, i grandi esploratori che hanno scalato le vette del mondo, la formazione dei ghiacciai e fenomeni naturali quali l'erosione delle rocce ed il dissestamento del suolo.  I nostri ragazzi si sono addentrati inoltre in una serra preceduta da grandi acquari, che rappresentano la biodiversità dei laghi africani, popolata di farfalle giganti e volatili, simile all'ambiente dei Monti Udzungwa, in Tanzania, dove il MUSE ha un Centro di monitoraggio ecologico. All'ultimo piano si trova la terrazza panoramica  dove alunni e docenti hanno goduto della vista a 360 gradi  sulla città di Trento e sulla valle dell'Adige.

Con una piccola variazione sull’itinerario previsto, approfittando della vicinanza al Muse, gli studenti si sono addentrati con curiosità alla scoperta della mostra “Sciamani. Comunicare l’invisibile” a Palazzo delle Albere, con cui hanno attraversato la storia dello sciamanesimo dal punto di vista antropologico ed artistico, dai primordi fino al XX secolo, tra strumenti musicali, oggetti rituali e vestiti pittoreschi, maschere e statuette antropomorfe, accompagnati da video e pannelli esplicativi nonché sottofondi musicali coinvolgenti.  

Il secondo giorno le classi hanno esplorato la città di Bolzano, partendo dal Museo della scuola, compiendo un viaggio immaginario tra gli oggetti, i libri, quaderni, le atmosfere e gli arredi che caratterizzavano la scuola del’900; il Museo della scuola ha offerto ai ragazzi anche un momento di scrittura laboratoriale con pennino ed inchiostro, per provare quanto fosse difficile per gli studenti dominare lo strumento scrittorio utilizzato fino alla metà del secolo scorso.

Il pomeriggio del secondo giorno ha previsto la visita al Museo archeologico ed antropologico su Otzi di Bolzano, esperienza unica nel suo genere in quanto il reperto umano costituisce l’unica “mummia ghiacciata” del mondo, risalente ad oltre 5000 anni fa e corredata di oggetti personali, abbigliamento, strumenti da caccia e combattimento, accessori in materiale deperibile. E’ stato possibile condurre la visita senza servizio guida, lasciando i ragazzi liberi di esplorare il Museo e gustarsi in autonomia l’esposizione, in quanto ogni punto era corredato da pannelli esplicativi e materiali audio-video adatti alle scolaresche. E’ stato possibile anche indossare il fac-simile di una giacca in pelle utilizzata da Otzi per proteggersi dal freddo ed osservare questo nostro antenato a grandezza reale, in una riproduzione che ne ricalcava le fattezze, l’abbigliamento ed il fisico. 

Ci si è quindi dedicati alla visita del centro storico della città di Bolzano, tra mercatini e negozi tipici,  con una tappa al Duomo o chiesa di Santa Maria Assunta, esempio di stile tardogotico che sorgeva sulle fondamenta di una basilica paleocristiana risalente al IV sec.d.C. La tappa finale a Trento ha infine previsto la visita al Castello del Buonconsiglio e alla Tridentum sotterranea (scavi di cisterne, tratto viario  e murario romano, reperti fittili come ceramiche da cucina, gioielli provenienti da corredi sepolcrali, fondamenta di botteghe artigiane, resti di mosaici) nonché alla Villa romana di Orfeo, una ricca abitazione situata all’esterno della cinta muraria, costruita nel corso del I secolo d.C. con impianto di riscaldamento a pavimento ed impianto termale ed un ricco tappeto musivo con la storia di Orfeo.