Uscita alle Foreste casentinesi
Il 14 maggio 2024 la classe 1Bc, accompagnata dagli insegnanti Gianluca Fiorani e Marinella Casadei, ha visitato il Parco delle foreste casentinesi nella zona di Campigna con l'accompagnamento della guida naturalistica che già aveva svolto un incontro introduttivo in classe sulla flora e la fauna del luogo, con approfondimento della nomenclatura.
La giornata si è svolta in modo piacevole e sereno, nonostante il tempo variabile che però ha consentito di percorrere il bosco apprezzandone caratteristiche differenti.
In generale, d’estate mi capita di fare delle camminate in boschi non lontani da casa mia, ma mai avevo visto una foresta così bella come quella di Campigna. In Campigna c'erano alberi altissimi che ci facevano da tettoia e il verde si era completamente impossessato del luogo. Si sentivano i canti degli uccellini e l'aria fresca e incontaminata aveva un effetto quasi liberatorio. La prima fase dell’uscita è stata un po’ faticosa, perché c'era un po’ di salita e dato che io non sono molto atletica per me è stato piuttosto stancante. Il terreno era duro, non scivoloso e presentava delle “rocce”particolari, perché, come la guida ci ha spiegato, quella era una vecchia strada del 1900 e ora la natura se ne stava impossessando.
La guida poi ci ha spiegato la differenza tra i pini bianchi e quelli rossi, specialmente il fatto che le pigne di quelli bianchi crescono verso l'alto e che quando marciscono non cade interamente la pigna, ma solo un po’ la parte inferiore, mentre nei pini rossi le pigne crescono verso il basso e quando marciscono cadono completamente. Inoltre la guida ci ha anche detto che lì i monaci andavano per pregare, poiché i pini erano perfettamente dritti e ciò ricordava le colonne delle cattedrali e, dato che quegli alberi sono molto alti e solo nella parte superiore crescono le foglie, facevano come da soffitto.
In questa passeggiata ci sono anche stati dei punti panoramici in cui si poteva godere il paesaggio. Anche se nella seconda parte della giornata ha piovuto abbiamo potuto apprezzare più cose, come il rumore della pioggia sulle foglie, l'odore della foresta bagnata, quanto siano belle le piante bagnate. C'è anche stato qualche lato negativo: non solo il freddo, ma anche il fatto che il terreno era scivoloso a causa della pioggia e pure accidentato.
Finita questa camminata siamo andati in un piccolo museo in cui si trovano riproduzioni di animali di quel luogo e che mostrava la differenza tra le foglie e i tronchi dei vari alberi. Nonostante la fatica iniziale la gita è stata molto bella e ci ha fatto riscoprire la bellezza che si trova fuori dalle nostre case e anche dagli schermi.
Mariachiara
L’uscita didattica del 14 maggio è stata formativa in vari ambiti. Dal punto di vista sociale ha permesso a noi e ai nostri compagni di socializzare liberamente consentendo anche il rafforzamento dei legami all'interno della classe.
Sotto l’aspetto naturalistico è stato molto bello camminare in un contesto diverso dal solito e personalmente la parte che noi due abbiamo preferito è stata proprio il vedere nuovi luoghi importanti per la vita di molti animali e specie vegetali. Anche pensare di aver camminato su un suolo protetto è certamente unico.
Concludendo gli aspetti migliori dell’uscita sono i percorsi visti e il loro ecosistema.
Emma e Ginevra Gabrielle