La voce di Dante a Teatro: gli studenti di 2 FS in un “coro poetico”

Chiara Guidi, cofondatrice della Societas Raffaello Sanzio, esponente tra le più significative del teatro italiano di avanguardia, interpreta da anni luoghi e atmosfere del capolavoro di Dante nel suo spettacolo.
Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia, proseguendo un percorso di ricerca sperimentale nell’uso della voce, strutturato anche a fini didattici.

Nel 2022 la drammaturga torna infatti a progettare, dopo una lungua pausa dovuta alla pandemia, un percorso laboratoriale coinvolgente le Scuole Superiori di II grado e finalizzato alla realizzazione di un “coro poetico” per la lettura del Canto X del Purgatorio (a nessuno è richiesto di memorizzare parti di testo), cui ha aderito la classe 2^ FS del nostro Istituto. Scopo del corso è stato sviluppare nel gruppo di adolescenti una consapevolezza dell’uso della voce in grado di esaltare la parola scritta, creando un’unione sonora di forte impatto emotivo. Solo ad alcuni ragazzi è stato chiesto, in base alle loro capacità, di preparare brevi interventi solisti, emergendo dall’uniformità del coro. 

La mattina di martedì 4 aprile, dunque, a conclusione del lavoro svoltosi in classe tra gennaio e marzo 2023, i ragazzi di 2Fs si sono esibiti, unitamente agli allievi di altri istituti cesenati (Liceo Linguistico Ilaria Alpi e Istituto Tecnico Gabriele-Da Vinci) al Teatro Bonci di Cesena, diretti da Chiara Guidi e accompagnati dal violinista e compositore Francesco Guerri, nell’ambito della Stagione di Teatro Ragazzi.

Lo spettacolo si è composto di tre momenti: una prima parte in cui la sola Guidi, accompagnata dal
violoncello di Guerri, ha recito il canto VIII dell’Inferno, dando corpo all’urlo rabbioso degli iracondi che ne sono protagonisti. Terminata la prima lettura-concerto, il velo nero alle spalle dell’attrice è stato illuminato, svelando, prima di sollevarsi, la presenza dei ragazzi, che all’insaputa degli spettatori erano sempre stati presenti, in piedi, nella parte posteriore del palcoscenico, tutti uniformemente vestiti di scuro. Se l’Inferno, infatti, aveva evidenziato il grido, l’imprecazione del singolo dannato, il Purgatorio manifesta la propria natura corale, con le anime unite nell’elevare un canto liberatorio di espiazione e preghiera. E’ apparsa notevole la serietà di tutti gli allievi nell’agire in sincronia dentro lo spazio scenico, dimostrando maturità e rispetto nei confronti dei professionisti che li dirigevano, in primis; ma anche, e forse soprattutto, del pubblico.Lo spettacolo è proseguito con la lettura, da parte della sola Guidi, del II canto del Paradiso, accompagnata da una piccola orchestra di archi. Nel mentre, il velo tornava a nascondere i ragazzi che hanno seguito, in ombra, la parte finale dello spettacolo. Qui si è toccato il culmine della sperimentazione
sonora e vocale della drammaturga, tesa a cercare (come Dante insegna) la resa dell’inesprimibile
paradisiaco, tra dissonanze ritmiche e giochi verbali metafisici. In conclusione, l’entusiasmo palesato dai ragazzi all’uscita da teatro è stato il coronamento di un’attività che giudichiamo proficua e ispiratrice in una più ampia prospettiva di crescita.


Il referente del progetto
Prof. Andrea Tarducci