A Giobbe Gentili, maestro di vita


È deceduto, all’alba della vigilia della Epifania, il professor Giobbe Gentili. Figura di assoluto rilievo nella vita civile e culturale della nostra città. Docente di altissimo profilo, o per meglio dire maestro, non solo di greco e latino, anche all’interno del nostro Liceo Monti.

Una presenza di amministratore finissimo e rigoroso, di politico nel senso più nobile, limpido e competente, sempre acutissimo, quella del professor Gentili,  che ha ricoperto  dal 1956 al 1979 la carica di Consigliere Comunale, per l’allora Democrazia Cristiana,  assumendo anche il ruolo di Vicesindaco e di Assessore con deleghe ora ai Servizi Sociali, ora al Personale, ora all’Urbanistica: e a lui in particolare si deve la conduzione a compimento,  alla fine degli anni ’60,  del Piano Regolatore della nostra città.

Per due legislature poi, dal 1979 al 1990, ha ricoperto la carica di Consigliere Regionale. Un momento alto e generoso della sua attività politica, della sua feconda missione a favore del nostro territorio che lo ha visto impegnato strenuamente come uno dei padri fondatori dell’Università della Romagna. In anni in cui questa esigenza politica e culturale non era certamente avvertita come necessità rilevante, oltre che necessaria ed urgente.

Intellettuale prestato alla politica, politico con una vocazione innata al magistero, si è contemporaneamente distinto come studioso raffinato e come impeccabile docente nel nostro Liceo Monti. Interprete generoso ed assolutamente moderno della classicità, della civiltà e della cultura greca e latina, ha lasciato impronte indelebili in alcuni volumi pubblicati, in libri di testo fortunati e originali, in edizioni commentate di classici a lui cari.

Un’ impronta più acuta e rigorosa, inossidabile e severa, sempre cara e preziosa, l’ha sicuramente lasciata alle numerose generazioni dei suoi studenti. Fin dai primi impegni come giovane insegnante,  agli inizi degli anni ’50, come docente incaricato di greco e latino presso il Monti per tre anni, poi come docente di ruolo di greco e latino al Liceo classico di Forlì, di Rimini, e infine, dal 1966 al 1979, ancora presso il nostro Liceo dove è tornato agli inizi degli anni '90  ad occupare la sua amata cattedra fino al naturale pensionamento, appena terminata la parentesi di impegno in Regione, non ha mai appannato la sua contagiosa freschezza didattica, la sua brillante ed affascinante dialettica, la sua scientifica e meticolosa attenzione a tutte le attività  professionali tra la cattedra ed i banchi scolastici.

La schiera oramai numerosissima dei suoi studenti - alcuni dei quali hanno poi avuto addirittura l’avventura di diventare suoi colleghi nelle medesime aule del Monti - ricorda il professor Gentili, per tutti affettuosamente Giobbe, con simpatia, affetto e riconoscenza.   

Un 'maestro' assolutamente rigoroso, severo, ironico, pungente, apparentemente cinico, ma sempre ed assolutamente appassionato, attento, vigile, capace di coinvolgere gli studenti con il suo eloquio raffinato ed elegante, con la sua naturale acutezza.

Lo strumento delle lingue classiche, la frequentazione di quegli autori e di quelle opere, anche dolorosamente apprese, dovevano diventare opportunità impeccabile ed elegante -  come lui le comunicava - per leggere e comprendere il mondo, il tempo, la storia, i problemi non solo di ieri, ma anche della contemporaneità.

E quelli oggi non più giovanissimi tra i suoi studenti, tra i suoi discepoli, non hanno certamente dimenticato il ruolo da lui ricoperto nel guidare, negli anni cruciali della contestazione giovanile del ’68, all’esercizio del confronto, del dibattito, del dialogo costruttivo, evitando comportamenti ed atteggiamenti vacui e inutilmente incendiari.

E tutti gli studenti del mitico Giobbe, sia quelli dell’inizio della sua carriera di docente, sia quelli della fine del suo magistero, conservano ugualmente il medesimo ricordo, vivace e fresco, dell’attività instancabile di esercizio, di traduzioni e di commenti sugli autori, sui versi delle tragedie, di allenamento forsennato, di traduzioni degli immancabili compiti in classe a scadenze settimanali e le interrogazioni,  intense e disidratanti.

Grazie, Giobbe, del tuo meticoloso, originale e raffinato magistero!