Uscita a Bologna - FESTIVAL FRANCESCANO

Venerdì 22 settembre le classi 4Bc e 4Fs si sono recate a Bologna per partecipare ad alcuni eventi del Festival francescano, dedicato quest’anno a “Sogno, regole, vita”, accompagnate dai docenti Marinella Casadei, Sara Bellagamba e Daniele Moretti.
Delle tante iniziative presenti, i ragazzi hanno assistito e partecipato allo spettacolo NOI SIAMO IL SUOLO, NOI SIAMO LA TERRA di e con Roberto Mercadini; alla presentazione del libro IL GALATEO DEL CAMMINARE, con Marika Ciaccia; alla conferenza SULLE REGOLE, con Gherardo Colombo; al dialogo SOGNI INFRANTI, con il Cardinale Matteo Maria Zuppi e la giovane giornalista Cecilia Sala. Gli incontri si sono svolti in Piazza Maggiore e a Palazzo d’Accursio.
Momenti di approfondimento dei temi degli incontri, del tema generale del festival e di
scoperta della città sono stati possibili in pausa pranzo e nell’attesa tra un evento e l’altro, consentendo la visita a piccoli gruppi di San Petronio, del Mercato delle Erbe, di Piazza Santo Stefano, di via Farini e di via dell’Archiginnasio. Sono stati accennati alcuni eventi e vicende legati alla storia, alla memoria e all’attualità bolognese: l’interruzione della costruzione di San Petronio, il Palazzo Re Enzo, la Libreria per bambini Giannino Stoppani, la Biblioteca Sala Borsa, la presenza dei portici. In stazione si è colta l’occasione per accennare a quanto successo il 2 agosto 1980.
La giornata è trascorsa tra momenti di ascolto attento e visite rilassanti, ed è stata allietata da musica, artisti di strada e dalla comparsa dell’arcobaleno durante il tardo pomeriggio, che ha suggestivamente incorniciato il portico dell’Archiginnasio.
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Ho avuto la possibilità di partecipare al festival francescano venerdì 22 settembre. È stata una giornata piena di scoperte. Ho partecipato ad un monologo di Roberto Mercadini, molto interessante, in cui ha trattato diversi argomenti, anche di attualità. Oltre a questo, un’intervista alla giornalista Cecilia Sala, che ha esposto e spiegato brevemente il suo libro che riguarda la situazione tra Russia e Ucraina e altre guerre in atto. Il Cardinale Zuppi ha condiviso alcune situazioni fragili in ambito di guerra. Ma tra tutti gli incontri quello che più mi ha coinvolta è stato il dialogo con Marika Ciaccia, che si è trovata quasi costretta a dover iniziare il percorso del cammino dopo una brutta trombosi a 18 anni. Ha esposto il suo ultimo libro, che ho trovato molto interessante anche per coloro che non hanno mai intrapreso un cammino. Mi sono accorta di aver provato in prima persona molte delle sensazioni che lei ha raccontato, essendo una scout; è una ragazza davvero forte e in gamba, che sa trasmettere esattamente con le parole cosa vogliono dire trekking e camminate, non solo a livello di consigli, ma anche condividendo momenti di difficoltà a livello sia fisico che mentale.
Matilde A.

La giornata trascorsa a Bologna settimana scorsa l’ho trovata molto interessante e
coinvolgente. Il momento che ho preferito personalmente è stato l’incontro con Marika
Ciaccia, ragazza che possiamo dire abbia imparato a camminare due volte: la prima volta da piccola e la seconda a seguito di una grave trombosi venosa che l’ha colpita a una gamba. Mi ha catturata il suo coraggio e la sua voglia di non arrendersi e il fatto che non si è mai fermata, anche dopo ciò che le è successo. È stato molto bello per me vedere la passione diMarika, che credo sia stata notata da tutti noi. Bellissimo è stato il messaggio da lei mandato, ovvero quello di seguire i nostri sogni e i nostri obiettivi, anche in mezzo agli ostacoli che la vita ci pone davanti.

Amanda S.

L'esperienza vissuta il 22 settembre a Bologna è stata una bella esperienza, dove
abbiamo imparato molte cose da ognuno delle tante persone che abbiamo sentito
parlare. Coloro che mi hanno colpito maggiormente sono Roberto Mercandini, Marika
Ciaccia e Gherardo Colombo. Roberto Mercadini è stato molto interessante nel parlarci
dei veri problemi presenti oggi sulla terra. In particolare mi ha colpito l'esempio che ha
fatto per spiegare alcuni fattori economici. Ha messo in relazione l'economia coi pipistrelli, raccontando che dal 2006 negli Stati uniti c'è stata una grossa diminuzione di pipistrelli e questo ha portato a una maggiore presenza di insetti (poiché i pipistrelli non se li mangiano più); la conseguenza è che a questo punto per scacciare gli insetti si è usata una grande quantità di insetticida. Sull'insetticida usato dal 2006 al 2011 è stata fatta una ricerca per capire il costo globale dell'eliminazione degli insetti (cosa che prima veniva fatta gratuitamente dai pipistrelli) e il totale è di 23 miliardi di dollari, una cosa assurda che fa capire quanto siano utili anche i pipistrelli. Ci dimostra anche che, se sono così tanto utili i pipistrelli e contribuiscono al mondo così tanto, possiamo farlo anche noi a partire dal nostro piccolo per arrivare il più lontano possibile. Marika Ciaccia è una ragazza che ha raccontato la sua storia e soprattutto mostrato a noi ragazzi ma a tutti che c'è sempre la possibilità di andare avanti e che con le difficoltà si può crescere. Un insegnamento molto importante, nel suo caso in particolare si parla del camminare e fa capire quanto sia difficile, ma bello, andare, non arrendersi e raggiungere i propri obiettivi nonostante tutte le sfide che la vita ti pone davanti. Infine un'altra frase che voglio ricordare è stata detta da Gherardo Colombo: La scelta di dove andare dipende da noi, una frase a mio parere molto bella, perché credo che la vita sia in mano a noi e stia a noi vedere come gestirla e scegliere come viverla.

 Letizia B.


Ho trovato questa iniziativa molto interessante poiché, nonostante trattasse di tematiche ormai note a tutti  coloro che abbiamo ascoltato, i relatori sono riusciti a presentarle in modo diverso e originale. Ad esempio, nel primo incontro sull'ecologia e sull'economia, affrontato tramite un monologo  teatrale, non sono state ripetute le solite cose, ma sono stati enunciati dati concreti in modo singolare e interessante. Un altro intervento che mi ha colpito molto è stato quello dell'ex magistrato Gherardo Colombo, che è riuscito a coinvolgere tutti i presenti in una discussione su tematiche delicate, quali l'utilità delle carceri e della pena. Nel complesso è stata una giornata che definirei completa, poiché ci sono stati momenti di ascolto alternati a momenti di svago insieme ai compagni, che hanno reso la giornata attiva e stimolante.

 Caterina C.


“Il camminare mette tutti sullo stesso piano; mentre quando camminiamo singolarmente siamo solo con noi stessi e dobbiamo avere fiducia in noi”: questa è la frase che più mi è rimasta impressa dalla giornata di venerdì 22. Mi ha fatto riflettere su quanto sia importante saper apprezzare il tempo che passiamo da soli. Accettare la sola presenza di noi stessi ci fa stimare ancora di più il tempo che passiamo con gli altri. Così abbiamo fatto tutti durante questa giornata. Durante le conferenze siamo riusciti ad apprezzare lo stare insieme, pure in un momento di silenzio e concentrazione, per poi passare al divertimento nella pausa pranzo, quando abbiamo potuto girare per la città di Bologna. È stata una giornata abbastanza stancante, ma un giorno in più per imparare cose nuove.


Federica S.


"Quando il gatto non c'è i topi ballano, ma quando i topi non ci sono il gatto muore di fame",  questa è stata la metafora usata da Roberto Mercadini per spiegarci il collegamento tra ecologia ed economia. Nella storia da lui raccontata il gatto aveva ucciso tutti i topi per mangiare, compiendo due errori, uno ecologico, sterminando una specie, e uno economico, poiché ha gestito male le sue risorse. Questo rispecchia perfettamente il nostro rapporto con madre natura, e mi ha fatto riflettere molto sul mio impatto e su cosa posso fare nel mio piccolo per evitare gli errori del gatto.
Nel secondo incontro abbiamo approfondito il libro di Marika Ciaccia, Il galateo del
camminare, in cui spiega la sua storia complicata da quando ha avuto una pericolosa
malattia che l'ha quasi uccisa a quando è riuscita a superare i suoi problemi grazie al
movimento e al camminare. Infine abbiamo avuto una conversazione con un ex magistrato di Milano, Gherardo Colombo. Mi ha colpito molto un passaggio del suo discorso, nel quale diceva che quando qualcuno ci fa un torto spesso il nostro senso di vendetta deve essere messo da parte per il bene della comunità e della persona, affinché essa impari qualcosa, oltre a pagare per quello che ha fatto. Mi trovo d'accordo con ciò che è stato detto, perché oggi il carcere è molto duro e il 70% delle persone che esce continua a compiere reati, questo perché il carcere è più una realtà sulla via della punizione che del pentimento e della cura della persona.

 Francesco C.